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Questo amore (Jacques Prevert) Questo amore Cosi violento Cosi fragile Cosi tenero Cosi disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore cosi vero Questo amore cosi bello Cosi felice … Continua a leggere
Con gli occhi bene aperti chiediamo un po’ d’amore
alla persona che vorremmo fare rimanere
e ci facciamo male sela pressione sale
poche parole ci precipita’ il morale giu’
cos’e’ che ci trascina fuori dalla macchina
cos’e’ che ci fa stare sotto ad un portone.Cosa ci prende cosa si fa quando si muore davvero
MISTERO
il gioco si fa duro e non si puo’ dormire
e non sappiamo piu’ decidere se ripartire
e batte forte il cuore anche per lo stupore
di non capire l’orizzonte che colore ha
cos’e’ che ci cattura e tutto ci moltiplica
cos’e’ che nella notte fa telefonare
quando si chiede quanto si da’
quando si ama davvero
MISTEROAbbiamo gia’ rubato abbiamo gia’ pagato
ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato
ma pace non ne abbiamo nemmeno lo vogliamo
nemmeno il tempo di capire che ci siamo gia’
cos’e’ che ancora ci fa vivere le favole
chi sono quelli della foto da tenere.Cosa si cerca quando si da’ quando si ama davvero
MISTEROSarai sincera dimmelo dimmelo?
Sarai sincero?Il breve mestiere di vivere e’ il solo mistero che c’e’
dipende solo da te prendere la mano e’ facile
la verita’ che la vita ti da’
e’ una fredda carezza nel silenzio che c’e’
cos’e’ che ci trascina fuori dalla macchina
cos’e’ che ci fa stare sotto ad un portone
cosa ci prende cosa si fa quando si muore davvero
MISTERO
Quando si chiede quanto si da’
quando si ama davvero…
“Cinq Rechants” di Olivier Messiaen, “Cinque ritornelli” per coro di dodici voci soliste.
Si tratta della terza parte di un polittico che il francese ha dedicato alla figura dell’eroe medioevale Tristano, e in particolare ai temi dell’amore e della morte: una trilogia aperta da Harawi (1945) un ciclo di canzoni per soprano e pianoforte, cui era seguita Turangalîla-symphonie (1946-48).
Il testo, scritto dallo stesso Messiaen, mescola un sanscrito reinventato alla maniera dei surrealisti e poesia francese, e viene vestito di una musica dove si incrocia uno stile melodico indio-peruviano, il canto medioevale europeo e la scansione ritmica della musica indiana.
Kent Nagano direttore californiano alla testa della prestigiosa Bayrische Staatsoper, ha mosso i suoi primi passi negli anni ’70 come direttore alla Berkeley Symphony, periodo nel quale ha concentrato la sua attenzione proprio sulla musica di Messiaen, con il quale è stato anche per un certo periodo in continuo contatto.
Nessun dubbio che l’interesse per il francese vada messo in relazione con la curiosità di Nagano per la musica del Novecento, intesa in senso molto ampio, considerando che è stato lui a eseguire per primo moltissime partiture orchestrali di Frank Zappa e in tempi non sospetti, vale a dire quando più che parlarne la contaminazione dei generi si faceva davvero…
Di qui anche la vena interpretativa di Nagano nei confronti della tradizione classico-romantico, riletta in una chiave moderna e antiretorica, ma con uno sguardo brillante e partecipe, talvolta, anche con felice ironia…
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